Grande successo per la prima serata del Festival per la legalità Consegna della targa “Eroi borghesi” a Giuseppe Miseo in memoria di Rocco Scotellaro

Tre buoni esempi di impegno e resistenza hanno magnetizzato l’ascolto della platea, registrando il tutto esaurito nel Chiostro delle Clarisse nel corso della prima serata della X edizione del Festival per la legalità: i sindaci Antonio DecaroMichele Abbaticchio e Rinaldo Melucci si sono distinti in una dissertazione sul coraggio, oggi più che mai necessario, per guidare territori complessi e variegati.

La kermesse curata da É FATTO GIORNO APS ha attratto spettatori multiformi, dai cittadini curiosi ad alcuni consiglieri comunali, e ha visto persino la partecipazione del primo cittadino di Terlizzi Ninni Gemmato, attento al relazionare dei suoi colleghi.

Il Festival per la legalità rappresenta un «bilancio orientato al passato e un momento di riflessione per il futuro», ci tiene a precisare Pasquale Vitagliano, presidente dell’associazione “È fatto giorno” e punto di riferimento del movimento civico, «La legalità va considerata come una sorta di infrastruttura per la crescita della comunità».

«Le responsabilità dei sindaci si sono moltiplicate notevolmente e le pressioni sono aumentate esponenzialmente», spiega Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città metropolitana, nonché presidente dell’Anci, «è anche vero, però, che se un sindaco sbaglia in maniera grave, deve pagare più degli altri, perché ha tradito il consenso».

Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente di Avviso Pubblico, sente di essere il «responsabile morale» del tragico omicidio avvenuto di recente nella stessa Bitonto che ha visto la scomparsa del quarantunenne Paolo Caprio per mano del pregiudicato ventenne Fabio Giampalmo che, secondo l’accusa, avrebbe agito per futili motivi.

«Programmazione e capacità di autodeterminarsi per il futuro» è il viatico promosso da Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto ed emblema di resilienza, che con fatica e determinazione quotidianamente instilla pillole di consapevolezza nella sua collettività: lame di luce che trafiggono il buio dei decenni passati.

Un incontro denso e ricco di aneddoti per smorzare la serietà delle tematiche affrontate. E alla politica ha fatto da contraltare la poesia attraverso la voce dell’attore di Tricarico, Giuseppe Miseo: l’interpretazione appassionata e profonda dei versi di Rocco Scotellaro ha amalgamato le testimonianze degli amministratori.

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