TEATRO NONVIOLENZA. Il ruolo sociale dell’arte

Il cartellone novembrino dell’XI edizione del “Festival per la Legalità” ha previsto con un focus su “Il valore della giustizia riparativa”, all’interno del teatro del Mat-laboratorio urbano.

Patrocinato dal Comune di Terlizzi e da Fondazione Casillo, nonché realizzato in collaborazione con il Centro Servizi al Volontariato San Nicola di Bari e Caritas Diocesana, quest’anno il Festival dell’associazione “È fatto giorno aps” si distingue per una novità qualitativamente significativa data dalla rassegna di “TEATRO NONVIOLENZA”, nell’ambito del percorso di co-progettazione delle attività improntate all’educazione civica e alla legalità, realizzato attraverso l’Avviso pubblico #Ideattiva 2ª edizione del CSV San Nicola di Bari.

Il valore della Giustizia Riparativa.

Il 9 novembre l’attore Michele Santeramo ha interpretato il suo testo “Tutto l’amore di cui siamo capaci”, che affronterà i temi della giustizia riparativa, delle carceri e dell’inclusione sociale dei detenuti L’iniziativa è stata preceduta da una breve intervista di introduzione all’argomento. Sarà presente, inoltre, Calogero Diana, testimone diretto di percorsi di reinserimento sociale, il quale racconterà la sua esperienza insieme a Pietro Guastamacchia, già dirigente del Ministero della Giustizia.

Benessere, Teatro e Resilienza

L’attore Michele Altamura ha interpretato un estratto del libro “Patria” di Fernando Aramburu. L’iniziativa è stata preceduta da una breve intervista di introduzione all’argomento. Sarà presente, inoltre, Antonello Taranto – Psichiatra e autore del romanzo “Scimmietta” – il quale racconterà la sua esperienza insieme a Tommaso Parisi.

Teatri di Vita. Guerre e Migrazioni

Michele Sinisi ha interpretato il testo titolato “Raccoglitore” di Michele Santeramo“Un ragazzo, con un faro puntato in faccia durante un interrogatorio, ci parla della sua ossessione di salare la carne, la pasta e tutte le pietanze. Questo ragazzo, l’aria innocente e l’accento pugliese, ha un disagio mentale e si è conquistato a fatica la fiducia della sua famiglia cucinando: ma quando i suoi esperimenti culinari hanno dato cattivi risultati e i suoi genitori gli hanno tolto questa piccola mansione in casa, la sua ossessione per la salatura dei cibi è diventata tale da escogitare tutti i modi possibili per diventare un cuoco provetto e riconquistarsi la fiducia in famiglia. Mentre da solo riflette lungo la riva del mare sul da farsi, trova dei clandestini ed avviene un colpo di scena…”

L’iniziativa ha segnato l’ultima data dei tre eventi artistici della rassegna “teatrononviolenza”, un percorso che ha riscosso un ottimo riscontro in termini di presenze e che quasi certamente sarà riproposto nelle prossime edizioni del Festival per la Legalità.

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