“Il destino di tutti è nelle mani di tutti”. È con questa premessa che nella giornata del 28 Novembre, all’interno della Pinacoteca “De Napoli”, si è svolto il Convegno finale dell’ XI edizione del “Festival per la legalità” sul tema “Migranti e Migrazioni”, in collaborazione con Caritas Diocesana, moderato dal docente Francesco Vino.
Si tratta di un’ iniziativa, introdotta da Pasquale Vitagliano, poeta e critico letterario, che affronta il fenomeno dei flussi migratori e la gestione degli stessi, attraverso politiche che coniugano l’accoglienza e l’integrazione con l’azione di contrasto all’immigrazione irregolare.
«Non si può più parlare di immigrazione come un problema. Bisogna sfatare il mito secondo cui il migrante sia sinonimo di affievolimento di diritti e tutele. È necessario mettere in campo tutte le risorse, private e pubbliche, per ridare voce a persone che chiedono il rispetto e il riconoscimento della propria dignità e dei propri servizi». sostiene Edgardo Bisceglia, Responsabile Caritas Cittadina, mediante un intervento in cui racconta il sopralluogo nelle campagne di Terlizzi, nei pressi dell’ex ristorante “Relais degli Ulivi”.
Uno scenario apocalittico, segnalato dal 2005: circa 60 ragazzi che versano in condizioni subumane, oltre ai circa 200 presenti su tutto il territorio terlizzese, alcuni dei quali non hanno raggiunto neppure la maggiore età e si ritrovano ad affrontare viaggi estenuanti, percorrendo tratte incredibili, come la rotta balcanica, impiegando anni e subendo angherie di ogni tipo.
«L’impatto emotivo è notevole, ma ogni giorno cerchiamo di far fronte a questa vera e propria emergenza mediante azioni concrete, come il centro d’ascolto sito in Corso Vittorio Emanuele, in cui siamo testimoni di storie toccanti, di corpi martoriati, di un’umanità che non ha smesso di sperare» continua l’avvocato.
Parlare di sfruttamento, dunque, non è semplice. Se si tratta di esseri umani, ancora di più.
«Il progetto “Presidio” nasce e opera attraverso i suoi territori con l’ idea di occuparsi dello sfruttamento della terra e delle persone. Il compito dei presidi mobili è costruire delle relazioni che consentano alle persone di sentirsi nuovamente riconosciute. Avere il coraggio di raccontarsi» spiega Caterina Boca, Legal advisor dell’Ufficio Politiche Migratorie di Caritas Italiana e referente nazionale del progetto Presidio che prevede la realizzazione di una vera e propria mappatura per comprendere gli spostamenti ,in base alla stagionalità, dei migranti, considerati “invisibili” agli occhi di molti.
Politiche di cooperazione con stati terzi, di esternalizzazione, decreti flussi e disfunzioni di un sistema istituzionale sempre più precario che non rispetta il proprio dovere di immersione e prevenzione del fenomeno migratorio: questi gli argomenti approfonditi da Dario Belluccio e Cristina Cicchina dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione.
«È giusto che la comunità sappia, che contribuisca concretamente non più singolarmente, ma creando un piano d’azione mirato insieme all’amministrazione, anche grazie a strutture adeguate» conclude il sindaco Michelangelo De Chirico, con una riflessione che focalizza l’attenzione sugli obiettivi perseguibili e su tutte quelle proposte che, fattivamente, concorrono ad una maggiore inclusione sociale.