Dalla morte alla lotta, dal dolore all’impegno civile. Il 12 luglio 2001 Michele Fazio, 16 anni, fu ucciso per sbaglio in largo Amendoni, a Bari vecchia, da un proiettile indirizzato a qualcun altro, in una guerra fra clan rivali. Una delle tante vittime innocenti di mafia, il cui nome continua a riecheggiare oggi nell’impegno dei genitori Pinuccio e Lella Fazio e nelle iniziative dell’associazione intitolata proprio a Michele.
Il costituendo presidio di Libera di Terlizzi vi invita all’incontro pubblico di Martedì 12 Marzo, ore 19.15 in Biblioteca, in vista dell’appuntamento del 21 Marzo 2019, prima giornata di primavera e giornata della memoria e dell’impegno di Libera. Ospitiamo Pinuccio Fazio e Roberto Campanelli, membro segreteria Libera Puglia. Modera Cinzia Urbano, membro del costituendo presidio.
Il costituendo presidio di Libera Terlizzi esprime sdegno e ferma condanna in relazione agli atti di inciviltà perpetrati alla struttura della scuola Moro-Fiore.
Episodi delinquenziali di tale portata non possono essere confinati in meri e banali atti vandalici ma, al contrario, vanno inscritti in un più ampio contesto di sofferenza sociale che nel tempo potrebbe provocare effetti deleteri per la crescita della nostra cittadina.
Colpire la Scuola, quale istituto di formazione dei cittadini del domani, rappresenta un pericoloso campanello d’allarme, giacché punta i riflettori su chi non si sente parte integrante della nostra comunità. La distruzione di beni utili a tutti non è che una manifestazione di arroganza di coloro che disprezzano il senso civico, talvolta credendo erroneamente di essere immuni da provvedimenti delle autorità.
Auspichiamo che l’amministrazione possa esercitare il prima possibile un segnale forte, intervenendo a tutela degli spazi pubblici e promuovendo buone pratiche di educazione civica per la conservazione e la valorizzazione delle nostre scuole.
A chi ha orchestrato e commesso tali vigliaccherie lanciamo un messaggio chiaro: la Scuola e la nostra comunità non si lasciano intimidire. Continueremo, insieme alla rete di associazioni del presidio, a portare avanti il nostro lavoro di costruzione e diffusione di un’autentica cultura della Legalità e del rispetto delle regole, fondamentali per la vita sociale al fine di salvaguardare il pieno sviluppo della persona umana all’interno della collettività.
Esprimiamo anche totale fiducia nelle forze dell’ordine che operano sul territorio, garantendo piena collaborazione.
Vi invitiamo alla rassegna cinematografica, organizzata dal Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi (Bari), ad ingresso gratuito, che ha lo scopo di informare la gente di tutti i fatti che hanno determinato la più grande recessione dell’occidente dal 2008 ad oggi. Gli eventi vedono la nostra associazione “Festival per la Legalità” partner dell’evento.
La due giorni è articolata con proiezioni di documentari, letture di discorsi tenuti all’O.N.U., dibatti con il regista ed esperti della Decrescita Felice.
Il resto delle informazioni le troverete riportate nell’immagine dell’evento.
Il tutto inserito in una location magica “IL CHIOSTRO DELLA CHIESA S. MARIA ”
interamente affrescato, e nei giorni che precedono la festa patronale del paese, che consiglio vivamente di vedere.
Nella speranza di condividere le eventuali riflessioni che questo evento possa suscitare.
Un filo rosso che tiene insieme la comunità di chi non può più restare a guardare la tragedia delle morti in mare. E un mare di magliette rosse per “fermare l’emorragia di umanità”.
No indifferenza e Si ad un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.
Una maglietta rossa
per ricordare gli uomini, le donne e i bambini che giacciono in mare. per tutti i poveri della terra, quelli lontani e quelli che percorrono le nostre strade per tutti coloro che vengono sfruttati per gli ammalati e per tutti gli uomini che tendono la loro mano in cerca di aiuto, vicinanza e solidarietà Una maglietta rossa gli uni per gli altri. Perché tutti, prima o poi abbiamo bisogno di qualcosa, non foss’altro che una parola di conforto Non siamo di destra, non di sinistra, non siamo ricchi, non siamo poveri….siamo uomini che vogliono gridare forte: restiamo umani”
Studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado
Tutti gli interessati
Si può partecipare con un elaborato ispirato alla figura di Danilo Dolci e al suo impegno intorno ai temi dell’Antropocene in una, o più, delle seguenti sezioni: narrativa, poesia, fotografia in bianco e nero.
Sezione Narrativa
Tutti gli elaborati, in lingua italiana, devono avere un titolo e il nome e cognome dell’autore e, solo per gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, nome, telefono, email della scuola di appartenenza. Si concorre con un racconto inedito,non eccedente complessivamente le 3.000 parole (in caratteri Times New Roman 12, interlinea 1,5), e contenuto in un unico file.
Gli elaborati vanno spediti via email, entro il 5 dicembre 2018 al seguente indirizzo: neobarinfo@aol.com
Sezione Poesia
Tutti gli elaborati, in lingua italiana, devono avere un titolo e il nome e cognome dell’autore e, solo per gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, nome, telefono, email della scuola di appartenenza. Si concorre con da una a tre poesie inedite (in caratteri Times New Roman 12, interlinea 1,5), non eccedenti complessivamente i 50 versi e contenute in un unico file.
Gli elaborati vanno spediti via email, entro il 5 dicembre 2018, al seguente indirizzo:neobarinfo@aol.com
Sezione Fotografia in bianco e nero
Tutti gli elaborati devono avere un titolo e il nome e cognome dell’autore e, solo per gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, nome, telefono, email della scuola di appartenenza. Si concorre con da una a tre fotografie in bianco e nero (in formato digitale JPG, con almeno 2.000 pixel per il lato più corto).
Gli elaborati vanno spediti via email, entro il 5 dicembre 2018, al seguente indirizzo: neobarinfo@aol.com
Vincitori
Gli elaborati saranno valutati da un giuria composta da:
Flavia Schiavo e Rino Coluccello per la narrativa
Annamaria Ferramosca e Anna Maria Curci, per la poesia
Giovanni Izzo e Andrea Meccia per la fotografia
Il premio ai vincitori delle tre sezioni consisterà nella pubblicazione dei loro lavori.
La pubblicazione conterrà anche gli interventi della Tavola Rotonda “Danilo Dolci, Antropocene e Legalità” e sarà curata dal Comitato editoriale “Costruire la Città Terrestre”
La valutazione e la scelta degli elaborati sono insindacabili.
A venticinque anni dall’autobomba, l’evento gravissimo che colpì la nostra comunità, sempre poco ricordato, a Terlizzi si torna a parlare di temi importanti grazie alla VII Edizione del Festival per la Legalità, promosso da Città Civile. L’evento è stato caratterizzato, oltre che dalla presenza dei diversi e importanti ospiti, dagli studenti della 3b del Liceo Scienze Umane opzione economico sociale, che hanno attivamente partecipato all’organizzazione della manifestazione. La partnership con il Polo Liceale T. Fiore – C. Sylos ha altresì permesso di avviare progetto di alternanza scuola-lavoro “Scuola di Cittadinanza” che vede coinvolti gli stessi studenti.
“Una parola di speranza per i giovani? Emigrate”, ha affermato Pier Camillo Davigo, il “dottor sottile” del pool di Mani Pulite, oggi presidente della prima sezione penale della Corte di Cassazione, ospite della kermesse sulla legalità. Quella di Davigo è stata una provocazione, a margine della presentazione del suo libro, dal titolo altrettanto provocatorio, In Italia violare la legge conviene (Laterza), intervistato da Piero Ricci, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, all’interno di uno scenario suggestivo come quello del Chiostro delle Clarisse di Terlizzi. Che si sia trattato di un paradosso lo dimostra proprio l’edizione di quest’anno, chiamata Semi di Cittadinanza perché incentrata su un progetto triennale di alternanza scuola-Lavoro realizzato con i ragazzi della terza B indirizzo Economico Sociale del Polo Liceale Fiore – Sylos di Terlizzi.
La serata d’apertura, il 4 maggio, è stata dedicata a “Venti anni di Avviso Pubblico”, una rete di amministratori locali che con azioni concrete e aderendo ad un codice etico molto stringente si impegnano per promuovere la cultura della legalità, della cittadinanza attiva e di un’amministrazione pubblica trasparente. Con la speranza di vincere l’ormai radicato pregiudizio negativo per cui tutti gli amministratori pubblici sono “disonesti”. Tra i relatori, oltre al presidente di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, il primo cittadino di Bitonto Michele Abbaticchio. Entrambi hanno portato le testimonianze di esperienze vissute sul campo, con tutte le difficoltà che derivano quando si sceglie di stare dalla parte della legalità, esponendosi di fatto a tiri mancini e minacce pericolose. Il senso di responsabilità, però, li sprona ad agire per la salvaguardia del territorio, scardinando i muri intrisi di dominio, prevaricazione e corruzione.
Il 24 maggio, la terza serata del Festival, è stato dedicato alla storia con la presentazione del libro Il puzzle Moro (Chiarelettere) di Giovanni Fasanella, giornalista ed esperto di inchieste roventi sugli anni più bui della nostra repubblica. Fasanella è stato giornalista de L’Unità a Torino proprio negli anni caldi del terrorismo alla fine degli anni ’70, per passare quindi a Panorama. Adesso si occupa esclusivamente di saggistica e questa sua ultima opera, a quarant’anni dal delitto Moro, si distingue dai tanti libri usciti in questa ricorrenza per aver portato alla luce interessanti ed esclusivi documenti desecretati dell’intelligence inglese e statunitense.
La serata di chiusura il 26 maggio è stata dedicata ad un convegno internazionale, dal titolo “Legalità e Antropocene”, dedicato alla figura di Danilo Dolci, profeta della cittadinanza attiva nella miseria della Sicilia degli anni ’60, chiamato il Gandhi della Sicilia, sociologo, poeta, educatore e attivista della non violenza, promotore della prima esperienza di radio libera in Italia con quella “Radio Poveri Cristi”, che prima di ispirare la più famosa Radio Aut di Peppino Impastato, attirò l’attenzione di numerosi e grandi intellettuali italiani, come Piero Calamandrei e Aldo Capitini, e stranieri, come Bertrand Russel, Jean Piaget ed Erich Fromm. L’evento organizzato grazie al contributo degli studenti del Polo Liceale T. Fiore – C. Sylos di Terlizzi nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro “Scuola di Cittadinanza”, ha visto gli interventi di En Dolci, figlio di Danilo Dolci, e di Abele Longo, professore della Middlesex University di Londra, ma pugliese di origine.
L’edizione di quest’anno è stata anche insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il valore dell’iniziativa. “Si tratta di un grande motivo di orgoglio”, dichiarano gli organizzatori, sottolineando che “non si tratta di uno dei tanti festival della legalità, ma “per” la legalità, perché non si hanno modelli da proporre, bensì percorsi da condividere”.
Terlizzi, Piercamillo Davigo alla VII Edizione del Festival per la Legalità
Venerdi 18 Maggio 2018, ore 20, presso il Chiostro delle Clarisse di Terlizzi (Ba) Piercamillo Davigo parteciperà al convegno “legalità e costituzione” insieme al segretario regionale CGIL Pino Gesmundo ed al Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia Piero Ricci.
La serata, come tutti gli altri appubtamenti del Festival, è coorganizzata dalla 3B del Polo liceale T.Fiore-C.Sylos di Terlizzi.
Sono trascorsi ventisei anni dall’avvio dell’inchiesta Mani pulite, e ancora oggi le prime pagine dei giornali raccontano quotidianamente di casi di corruzione che coinvolgono i livelli più alti del mondo politico, economico e finanziario italiano. Non è cambiato nulla dal 1992? O sono cambiati solo gli attori, a fronte degli identici meccanismi che regolano efficacemente il malaffare?
Piercamillo Davigo, uno dei protagonisti della stagione di Tangentopoli, al centro del dibattito giudiziario e politico nel suo recente ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, offre in questa sua recente pubblicazione una chiara e lucida analisi del fenomeno tracciando il quadro di un vero e proprio sistema criminale, che non potrà mai essere smantellato con le sole armi della giustizia penale.
Piercamillo Davigo, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, è presidente di Sezione della Corte Suprema di Cassazione, in servizio alla Seconda Sezione penale dal 2005. Entrato in Magistratura nel 1978, è stato assegnato al Tribunale di Vigevano con funzioni di giudice, poi dal 1981 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano con funzioni di sostituto procuratore. Dal 1992 ha fatto parte del pool Mani pulite, trattando procedimenti relativi a reati di corruzione e concussione ascritti a politici, funzionari e imprenditori. Dal dicembre del 2000 è stato consigliere della Corte d’Appello di Milano.
Siamo lieti di comunicare che, anche per questa VII edizione del festival per la legalità, il Presidente della Repubblica ha voluto destinarci, quale suo premio di rappresentanza, la medaglia della più alta carica dello stato.Onorati, continueremo il nostro percorso con altrettanto entusiasmo.
Giunge alla sua VII edizione il Festival per la legalità, la kermesse annuale promossa dall’“Associazione Festival per la Legalità Città Civile”, che arricchirà la primavera di Terlizzi nel mese di maggio con quattro imperdibili appuntamenti presso il Chiostro delle Clarisse. Insieme a personalità di spicco della scena pubblica, si dialogherà su temi di particolare interesse sociale stimolando curiosità e riflessioni in uno spirito di aggregazione e condivisione.
La serata d’apertura, il 4 maggio, è dedicata a “Venti anni di Avviso Pubblico”, una rete di enti locali che concretamente si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, in virtù di un’amministrazione trasparente. Parteciperà il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani. Tra i relatori il sindaco di Bari, nonché presidente ANCI, Antonio Decaro, il primo cittadino di Bitonto Michele Abbaticchio, nonché Vice Presidente della rete Avviso Pubblico e Mario Dabbicco, coordinatore di Libera Puglia.
Super ospite Piercamillo Davigo, presidente della II sezione penale presso la Corte Suprema di Cassazione, che incontrerà i cittadini in data 18 maggio per discutere di “Legalità e Costituzione”. Ad affiancarlo durante l’intervento saranno Piero Ricci, presidente dell’ordine dei giornalisti della Puglia, e Giuseppe Gesmundo, segretario regionale CGIL.
All’insegna della memoria storica, la sera del 24 maggio vedrà protagonista Giovanni Fasanella, giornalista e saggista italiano che in passato ha lavorato al quotidiano l’Unità, poi a Panorama per dedicarsi in seguito esclusivamente alla scrittura, al cinema e alla tv. Presenterà il suo libro “Il puzzle Moro”, ripercorrendo la tragica vicenda sull’omicidio del leader DC attraverso l’analisi di documenti inglesi e americani desecretati.
A chiudere il Festival il 26 maggio, la convention su “Legalità e Antropocene”, organizzata grazie al contributo degli studenti del Polo Liceale T. Fiore – C. Sylos di Terlizzi nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro “Scuola di Cittadinanza”. Interverrà, En Dolci, figlio di Danilo Dolci, il Gandhi della Sicilia, ovvero sociologo, poeta, educatore e attivista della non violenza. Si discuterà delle complessità dell’epoca in cui viviamo, nella quale all’essere umano e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.
I ragazzi della 3Bes del polo liceale di Terlizzi e della “scuola di cittadinanza” promossa con l’Associazione “Festival per la legalità” visitano il Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”, bene confiscato alla mafia e gestito dalla Cooperativa sociale “Pietra di scarto” di Cerignola.
Fondata nel Novembre del 1996 è una Cooperativa Sociale di produzione e lavoro per l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà. Sin dalla sua fondazione gestisce un Bottega del Mondo “Stesso Sole” che negli anni è diventata sempre più punto di riferimento per tutta la Capitanata. Si occupa di promuovere il consumo critico, il commercio equo e solidale e l’antimafia sociale attraverso interventi nelle scuole e l’organizzazione di eventi e momenti di incontro per la città.
Dal 2010 gestisce un terreno agricolo confiscato alla mafia su cui vengono prodotte le olive DOP “Bella di Cerignola” e si crea occupazione per uomini e donne in difficoltà. Il bene confiscato è intitolato alla memoria di Francesco Marcone, ucciso il 31 marzo 1995 dalla mafia foggiana.
Le olive prodotte sono attualmente distribuite nel circuito Altromercato con il marchio “Solidale Italiano”
Un grazie a Pietro Fragasso per averci raccontato la loro esperienza.
L’antimafia è gioia di vivere!
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